Pizza e mortazza - Come si avvia un’attività di street food? Con semplicità!

“Pizza e mortazza” è da sempre un must per la merenda di ogni romano. Da 4 anni la si trova anche on the road a bordo di Ape e Porter Piaggio, tutti rosa a pois bianchi.

«Il nostro prodotto è semplice: una fetta di pizza, o focaccia come dicono più a nord, farcita con la mortazza… insomma, la mortadella. Paradossalmente è così semplice che già pronto non si trovava» ci ha raccontato Adriano, il creatore di Pizza e Mortazza che con la sua idea è stato uno dei pionieri delle attività di ristorazione su ruote in Italia. «La mia prima intuizione è stata proprio quella di portare la classica merenda romana direttamente alla gente, già pronta e fresca. La seconda intuizione è stata di farlo con un’immagine dagli stessi colori e pois della mortazza… non può proprio venirti in mente altro, guardando i nostri mezzi. O no?»

L’attività di Adriano è nata con un’Ape Piaggio, un’affettatrice per la mortazza e poco altro. «È importante, soprattutto all’inizio, fare qualcosa di specifico, semplice e buono» spiega Adriano. «Bisogna puntare su caratterizzazione e qualità dell’offerta, e avere mezzi affidabili. Se si vuole crescere ed espandersi, bisogna sapersi organizzare al di là di una conduzione familiare e di un solo mezzo su una sola piazza.»

Dato il successo dell’attività, il viaggio di Pizza e Mortazza sta continuando anche a bordo di un Porter Piaggio, un mezzo  più grande e del tutto autonomo nel trasporto, che è una perfetta via di mezzo per spazi di lavoro e praticità negli spostamenti.

«Abbiamo sfruttato al massimo la nostra prima Ape, portandola anche oltre le sue possibilità» racconta Adriano. «Ma quando abbiamo deciso di allargare la flotta, abbiamo sentito l’esigenza di qualcosa in più. Il nostro è un lavoro intensivo, serviamo ogni cliente in soli 20 secondi, e volevamo portare i nostri prodotti anche fuori da Roma… quindi abbiamo scelto un Porter.»

Oggi Pizza e Mortazza ha un team di 6-7 persone, che si sposta tutti i giorni per Roma portando il pranzo ai lavoratori nei grossi centri di uffici. Sono attivi anche fuori dalla capitale e partecipano a numerosi festival e fiere (saranno anche a Milano!): grazie a un prodotto facilmente trasportabile e alla scelta di un Porter Piaggio, autonomo negli spostamenti, possono muoversi con facilità e partecipare a eventi sempre più grandi.

«È importante farsi trovare dalla gente» conclude Adriano. «Le aspettative dei clienti sono cambiate e devono farlo anche i food truck: immagine più curata, prodotti assolutamente di prima scelta e mezzi affidabili e autonomi come il nostro Porter, per portare l’offerta alle persone… ovunque siano!»

 

Progetto finanziato nel quadro del POR FESR Toscana 2014/2020 finalizzato a:
1. promozione e commercializzazione di mezzi street food Made in ltaly all'estero
2. migliorare l’efficienza aziendale digitale, organizzativa e promozionale dell’azienda
3. digitalizzare i processi produttivi snellendoli, condividendoli, modificando la percezione del brand sulla rete e sui social implementando anche gli strumenti in termini di big data analisi

POR CreO